destionegiorno
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Scrivo dall’età adolescenziale, realtà, fantasia, emozioni e voli pindarici, stati d’animo, sentimenti e fantasia, son la mia arte liberatoria. Scrivere non è selezionare parole, è dar voce all’anima e al cuore. Il poeta coglie l’invisibile. Capta, all’attimo fuggente, pennellate di ... (continua)
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S’espande un suono dalle alte cime,
un’ode armoniosa da far vibrare il cuore,
placida unione corpo e pensiero ad elevazione spirituale...
Distillate voci ad unisono innalzano bonarie mete,
non una melodia, non due, ma mille ad oltreppassar l’estasi... leggi...
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Dolce desio, velo ad adombrar lo sguardo,
brillio a sfolgorar la sera,
rosso corallo a tinteggiar le guance,
voli pindarici a cinger il cuore,
ed allegre voci a sostentar il morale.
Dal palcoscenico la mente inebria e solerte vaga,
sussulta il... leggi...
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Passaste come fiume in piena ed andaste al mare,
ad anime compite e tonfi al cuore,
Pensier sognanti e veritieri,
Passaste senza far rumore.
Passammo a flotte, soldati di guerre quotidiane,
ad ombre assopite e radiose luci,
tempi di Pace e guerre... leggi...
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Adesso ogni fiore appassirà dall’inferta mano,
ogni albero si spoglierà dei verdi rami,
ed ogni fiume si tingerà di sangue.
Sarà un inverno freddo e lungo,
ove la neve agghinderà a morte,
il barbaro e repellente tempo,
carabine, carri armati ed... leggi...
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In tal maniera prodiga il sonno,
benevolo sollievo a donare rilassatezza e
foglie verdi in respir di clorofilla...
Dorme la fanciulla e sogna,
un bel castello ed un principe l’attende.
In lontananza sfuma la foschia e
la luna a far capolino in... leggi...
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Un giorno trasparente, fulgido,
appare fra mille e mille giorni già vissuti,
un incanto di colori fra magiche pianure.
Traspare all’orizzonte un colle di smeraldo,
fra mille e mille fiori si infrangono colori,
profumi che inebriano il... leggi...
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e se... d’amor perdona, amor perdura e
perdonando nell’amor annega,
E se ...cotanta vita non bastasse,
volgerei lo sguardo al mondo intero...
Amor d’anima fiorita,
immensa e distesa prateria,
montagne verdi e maestosità di valli.
Amazzone ad... leggi...
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Amami ora, sole e luna
illuminano l’orizzonte,
il cielo pullula d’uccelli in volo.
Amami fra le fronde degli agrifogli,
su colline fiorite e monti a gridar il mio nome.
Amami non attender altro giorno, effimero è il tempo.
Amami dall’alba, al... leggi...
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Chissà cosa pensi?
Aggroviglio di matassa i pensieri,
striscianti vipere avvelenate,
stanca bruma e nuvole a scendere dal cielo.
Passato ad appartenere al tempo,
giochi di memoria in placido sentire.
Chissà cosa pensi?
Sul viso fantasmi a divenire... leggi...
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Questo amore fragile indifeso
sottrae al tempo ogni pensiero
e dolorante vaga.
Disperde il suo nettare
si nutre del suo dolore,
brucia di sensazioni che cadono nel vuoto.
Questo amore incerto, insicuro, evanescente,
offuscato dal suo mistero... leggi...
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Dalla finestra
sprazzi di fumo a vagar nel cielo
stormi d'uccelli a dipinger di nero,
in lontananza fugge la memoria,
s'avvia sul colle ad osservar la scena,
luci accecanti a nasconder la visione.
Dalla finestra il tempo vola,
sparpaglia essenze... leggi...
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"PAPA FRANCESCO"
All'inbrunir della sera fumo bianco e
colomba ad annunciar pace, esulta il mondo.
Bianca... leggi...
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E come m’alzassi in volo ...
virar e ondeggiare
nel silenzio
fino a toccare il sole...
Posar su vette
innevate... leggi...
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Ombre sbiadite, fuochi spenti,
immagini sfocate, piccole fatiche,
dolori, gioie, ore passate.
Scatola da chiudere nel granaio dei ricordi
dove la voce tace,
spegnerò le stelle per farti riposare.
Il mondo scriverà titoli,
follie,... leggi...
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Dove il vento scompiglia le cime dei vecchi cipressi,
il tempo inosservato delinea cupi silenzi.
Di solitudine veste la paura per adagiarsi
fra le mura di questo cimitero.
Il vento spezza le ali e tace,
acre è l'odore che emana... leggi...
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Fiocchi d’organza,
tenui colori e brividi di sole.
Argentea luce sulle onde,
spuma schizzata sulla riva.
Avvolgenti e carezzevoli
sinfonie cantano lodi all’anima...
Piume al vento e silenti voli
ad abbracciar il cuore:
attimi sublimi.
Il tuo... leggi...
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Bagliori imperversano, investono,
si fanno baciare.
Nasce il giorno, mette la veste,
tinge di rosso il suo volto.
Allunga la mano, avvolge i miei fianchi,
accarezza, baciando
il mio corpo colorandomi la veste di rosso.
Sboccia la luce,... leggi...
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L’ estate era afosa ed asciutta non pioveva da tempo e il caldo estenuante asciugava la terra e l’ aria si faceva sempre più calda. La zanzara Lila aveva sempre più bisogno di bere, soffriva il caldo e non lo sopportava così decise di sistemarsi lungo quel bel fiume che attraversava la valle, lì sicuramente l’ acqua non le sarebbe mancata e sarebbe stata bene, con il fresco che il fiume emanava avrebbe avuto meno sete.. Sul fiume galleggiavano tante foglie staccatosi dagli alberi che erano situati sulla riva del fiume. Lila prese una foglia accartocciata che galleggiava sulla superficie del fiume ed adescò anche un petalo di fiore, lo sistemò dentro alla foglia ormai divenuta la sua casa. Con il petalo ne fece la coperta, mentre con una grossa corolla alla deriva, staccatosi dallo stelo di un fiore la prelevò e se ne fece un cuscino, insomma la sua casa galleggiante era al completo.. Lila era soddisfatta aveva trovato un gran bel posticino tranquillo e fresco, il mangiare ve n’ era in abbondanza la superficie del fiume era colma di insetti e larve ed era al riparo da ogni pericolo. Adagiata sulla foglia ascoltava il mormorio del fiume e quando l’ acqua faceva dondolare la sua casa aveva la sensazione che qualcuno la cullasse e la coccolasse!.Lila era felice, d’ ascoltar lo sciacquio lieve del fiume ed i suoi canti. Un giorno mentre era sdraiata sul fiume vide passare tanti pesciolini rossi, sfrecciavano frettolosi ed andavano verso la sponda del fiume, come se andassero a nascondersi sotto il muschio, felci e steli d’ erba che trattenevano il terreno nell’ acqua. Divenni curiosa, volevo scoprire dove correvano così di fretta ed alzando il tono della voce ad un pesciolino che passava di corsa accanto a me le gridai cortesemente; Ehi tu pesciolino sapresti dirmi dove corri frettoloso, che sta succedendo
d’ importante?” Il pesciolino si fermò e guardò la zanzara; Ciao chiamami Gesualdo sono un pesce rosso e vado in branco, ma se vogliamo esser amici a me sta bene, sai amica sei carina ed educata e come amico devo avvisarti è in arrivo una bufera e tutti siamo in cerca di riparo.
La potenza di una bufera è distruttiva travolge il fiume e quel che incontra, la sua ira è furibonda, trascina alberi e case e potrebbe anche distruggerci: Su, su, vieni via, dimmi come ti chiami? Sono Lila e son felice di averti conosciuto pesciolino sono una zanzara, ed essendo delicata dovrò nascondermi per bene, lasciar la mia casa che sicuramente la bufera la distrugge.” Vuoi aiutarmi Gesualdo?” credo abbia tanta paura!
“Lila la bufera è devastante si ritorce furibonda sulla terra, ma devi star tranquilla vedrai ci salveremo, abbi fede e fidati di questo piccolo pesciolino rosso, un’ idea m’è venuta ma dovrai restar arguta e startene nascosta e ferma. “ Lila si sentì protetta, come fosse salva e rivolgendosi al pesciolino; grazie ti seguirò e ti sarò vicina così non avrò paura!.” Il pesciolino s’ avvio e Lila svolazzante lo segui’ ad un tratto il pesciolino si fermò fra l’ acqua e la sponda della terra, e si posizionò indicando a Lila una grossa buca nera, ove l’ acqua la riempiva solamente per metà; Lila vedi qui v’è spazio e posterai sull’ alto muro di questa buca, dovrai andar più alta che puoi, mentre io sarò nell’ acqua sotto di te e sarò immobile, a vicenda ci osserveremo e se abbiamo bisogno l’ un, dell’ altro ci aiuteremo finché non passerà questa bufera”!.. Il vento soffiava con gran forza e scuoteva ogni cosa che incontrava e nella buca nera dove noi eravamo nascosti arrivava a tratti zirlando ed urlando come straziato dal dolore, folate turbolente e vortici strabilianti ci invadevano prepotenti, ed io avevo le zampine attaccate al muro come avessi due ventose e niente e nessuno riusciva a muovermi, la paura mi paralizzava e compresi che non volevo morire, pensavo sono giovane. Ogni tanto gettavo lo sguardo in basso ed il pesciolino lo vedevo dondolare la furia dell’ acqua lo sbatteva addosso al muro, poverino anche lui stava lottando per non perire fra le fauci di quella orripilante bufera..Passarono le ore e finalmente il tempo fece pressione e la furia calmò e ritornò il sereno, la calma prese il sopravvento e anche noi ritornammo sul fiume, cercai la mia casina ma come ebbi immaginato di essa non v’ era traccia allor dissi fra me; l’ importante è salvar la pelle, un altra casina progetterò con calma!” Il pesciolino Gesualdo sbucò dal buco nero, e mi chiamò tutto allegro; Lila ho avuto tanta paura di non rivederti più, sono felice che ci siamo salvati tu ed io! “ Lila a Gesualdo grazie a te se sono sana e salva” Gesualdo m’ hai protetta come una vecchia amica e m’ hai indicato cosa avrei dovuto fare, da sola credo non sarei riuscita!” Sei grande pesciolino e di noi voglio pensare; “ Chi trova un amico trova un tesoro!” e tu che sei un tesoro sono stata fortunata proprio a me è capitato e di questo ne son fiera, e con fermezza e ragione potrò dire; “ Dopo la tempesta ritorna sempre il sereno!” Il pesciolino non credette alle sue orecchie Lila fu carina a donarle quelle parole che da una zanzara non avrebbe mai creduto di udire. Lila intelligentemente comprese lo stupore del pesciolino rosso, che strabiliante e sbalordito alle parole di Lila restò ammutolito a pensare..Lila comprese e disse; ” Caro Gesualdo non posso condannarti se non credi nemmeno a ciò che vedi, ti sei soffermato al pensiero che sono una povera zanzara che mangia sangue ingrata e non può comprendere i sentimenti altrui..” Gesualdo, Gesualdo, sarò pure una zanzara, ma, son un anima leggera, volo lieve e serena, son contenta ed allegra..ed apprezzo ciò che vedo, guardo ed osservo ogni stelo, ed ad ogni fiore i petali le conto, son curiosa della vita e come zanzara son precisa!” Fra loro corse un lasso di tempo ove il pensiero fu il loro protagonista e non si dissero una parola, ad un tratto il pesciolino rosso confessò;vedi Lila son rimasto sbigottito nell’ udir le tue parole come puoi tu zanzara pronunciare quelle frasi, son profonde e molto rare non le udii da nessuno, perdonami Lila se ho dubitato che tu non sei altezza di tal ragionamento..!” Ahimè bel pesciolino tu hai qualcosa di anormale, ancora credi che la vita rispecchi solo il potere, che esistano ancora le classi sociali, che ancora ci siano i migliori e solo loro hanno diritto di parlare mentre gli altri sono tutte zanzare mal ridotte e da catapultare..ed io piccola zanzara non mi è permesso di far parte di coloro che sanno ragionare: come zanzara son piccola e mal considerata, da tutti son schivata, siamo insetti assai schifosi, ed a nessuno possiamo piacere, da nessuno sono amata anzi calpestata, e sui muri appiccicata e maltrattata!” Lila continuò a parlare;” Caro amico pesciolino sei come tutti gli altri, credevo tu fossi migliore, ma anche tu guardi le cose, gli animali e la natura con superficialità non hai affinato la tua natura e non scendi nel profondo comportamentali, c’è un cuore in ognuno che lo mette con amore in ogni cosa che incontra, sia nel bene che nel male, e non è detto che una piccola zanzara non abbia un cuore e non abbia un anima: “ Gesualdo sei un pesciolino che segue la massa, ma scusa Gesualdo non potresti ragionare da te stesso e da te stesso giudicare.?” Gesualdo restò silenzioso e a Lila rispose;” Cara Lila nel vederti così fragile e minuta non immaginavo che sei la forza della natura, or che m’ hai fatto riflettere hai ragione, sai essere forte quando incontri gli ostacoli e devi combattere la bufera, e riflettendo ho dedotto nella vita non esiste il migliore, anch’ io pesciolino devo dubitare a non farmi fregare, con facilità abbocco all’ amo, quando il pescatore mette l’ esca e nel fiume vien a pescare e noi poveri pesciolini abbocchiamo!
“Lila vogliamo essere amici, sul fiume costruiremo la tua casa, ed io ti sarò vicino ed a vicenda ci proteggeremo, senza mai giudicarci siamo nella stessa barca, dunque è meglio aiutarci così saremo liberi da ogni convenzione!” Chi fa per sé fa per tre!” oppure “ Meglio soli che mal accompagnati!” questi proverbi popolani che vigevano fra antichi popoli e lor ci hanno lasciato per farne un tesoro, ancor oggi son in voga!” ma noi non li adottiamo! “ Che ne pensi Lila?” Lila divenne allegra aveva trovato un amico l’ aveva cercato ovunque ma nessuno come quel pesciolino pronunciò quelle parole..e Lila apprezzò restandone incantata!“ Oh amico Gesualdo le disse Lila sarò orgogliosa di esserti amica e se vuoi lo saremo sempre finchè vita non ci divide e vivremo vicini nel bene e nel male, amico mio ti voglio bene, non ho avuto un’ amica o un amico ed or che l’ ho trovato certo non lo lascerò scappare, tu mi stimi e sai ascoltarmi con umiltà, ed anch’ io allo stesso modo t’ ascolterò ..!”
La zanzara Lila e il pesciolino Gesualdo divisero ogni giorno il fiume, restando vicini, si aiutarono in ogni ostacolo che la vita a volte propina e furono amici solidali ed affiatati come due fratelli!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
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«Fiaba ispiratami dall’immagine e
(tutti i diritti sono riservati come per legge all’autrice!)
Buona lettura e grazie a chi gentilmente passerà a leggere...
Adele Vincenti
10 Marzo 2020» |
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